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Lotta alla Pubblicità invadente

pubblicità invadente

LOTTA ALLA PUBBLICITÀ INVADENTE. GOOGLE LANCERÀ UN FILTRO SU CHROME, SAFARI BLOCCHERÀ AUDIO E VIDEO IN AUTOPLAY

La funzione che permetterà di eliminare la pubblicità dal browser di Big G arriverà il prossimo anno, quella di Safari sarà disponibile dall’autunno con il nuovo sistema operativo macOS High Sierra

La user experience è troppo importante per i grandi brand della tecnologia e, anche se in ritardo, nessuno vuole lasciare il monopolio della navigazione felice ad AdBlock Plus e soci. All’annuale conferenza per gli sviluppatori WWDC 2017 Apple ha presentato il nuovo sistema operativo macOS High Sierra che verrà lanciato al pubblico in autunno e contiene due funzioni piuttosto rilevanti per media, brand e agenzie.

Sulla nuova versione di Safari è prevista la funzione funzione Intelligent Tracking Prevention, che grazie al machine learning individua ed elimina i dati che permettono alle aziende di tracciare la navigazione online degli utenti, e Autoplay Blocking per bloccare automaticamente video e audio in autoplay.

Giusto pochi giorni fa Google ha annunciato che il prossimo anno lancerà un proprio sistema per bloccare la pubblicità che non risponde ai canoni indicati dalla Coalition for Better Ads, costituita qualche mese fa da media e aziende top. Ad esempio basta finestre pop-up, formati ingombranti, autoplay e soprattutto a quegli alert infidi che sbucano all’improvviso sullo schermo e il più delle volte espongono l’utente a contenuti a rischio.

A tutela degli editori, è previsto uno strumento chiamato Funding Choices che permetterà di mostrare un messaggio nel quale potranno chiedere agli utenti di disabilitare il blocco oppure contribuire con una sorta di abbonamento ad-free.

Si tratterebbe però di una situazione meno radicale dei software di adblocking presenti oggi sul mercato, fatto che potrebbe alienare non pochi consensi tra gli utenti, ad esempio quelli che contano sul blocco totale per velocizzare la navigazione.

Recentemente anche Eyeo, la società che produce Adblock Plus, ha avviato i test di una soluzione che attraverso l’estensione browser Flattr – startup acquisita pochi mesi fa – permette di remunerare gli editori per i contenuti che gli utenti gradiscono o sui quali passano molto tempo. Bisogna solo attivare l’applicazione, caricare e settare il budget mensile e questo verrà redistribuito in quota proporzionale al tempo trascorso dall’utente su di essi, senza bisogno di cliccare alcunché.

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