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Nullo il marchio spagnolo «La Mafia»

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Con sentenza del 15 marzo 2018, il Tribunale dell’Unione Europea respingeva il ricorso promosso da La Mafia Franchises, SL e confermava la nullità del marchio dell’Unione Europea «La Mafia se sienta a la mesa» n. 5510921 registrato per le classi 25, 35 e 43 in quanto contrario all’ordine pubblico.

Il 23 luglio 2015 la Repubblica Italiana aveva, infatti, presentato domanda volta a far dichiarare la nullità di tale marchio ex art. 7 paragrafo 1 lettera f) del regolamento 207/2009 (poi divenuto articolo 7 paragrafo 1 lettera f) del regolamento n. 2017/1001) contestando, in particolare, che il marchio sopra riprodotto fosse contrario all’ordine pubblico ed al buon costume dato che l’elemento verbale “Mafia” rinviava ad un’associazione criminale e l’uso di tale segno aveva, altresì, come effetto, quello di banalizzare il senso negativo di tale elemento nonché quello di manipolare l’immagine positiva della gastronomia italiana, conclusioni poi accolte dalla divisione annullamento e successivamente confermate dalla prima commissione di ricorso dell’EUIPO.

A nulla sono valse le argomentazioni della ricorrente secondo cui non solo il marchio doveva esser valutato nel suo insieme (e, pertanto, il segno contestato non sarebbe stato percepito dal consumatore medio come volto a promuovere o a sostenere tale organizzazione criminale) ma anzi, il fatto che il marchio fosse stato registrato per una catena di ristoranti faceva sì che nessun concetto potesse rinviare ad un’organizzazione criminale ma, piuttosto, ai film della saga Il Padrino ed ai valori della famiglia e del corporativismo trasmessi da tale saga.

Il Tribunale, a contrario, nel ribadire quanto già evidenziato dalla commissione di ricorso, sottolineava che la parola Mafia evocava -nel pubblico di riferimento- il nome di un’organizzazione criminale responsabile di attacchi particolarmente gravi all’ordine pubblico che nessun rilievo poteva avere il fatto che tale marchio fosse registrato per una catena di ristoranti dato che, si legge nella sentenza, «qualora un segno sia particolarmente scioccante o offensivo, lo stesso deve essere considerato contrario all’ordine pubblico o al buon costume qualsiasi siano i prodotti e i servizi per i quali è registrato.»

Addirittura, secondo il giudice Europeo, la presenza, nel marchio contestato, della dicitura se sienta a la mesa (“si siede a tavola”) evocava il concetto della condivisione di un pasto di talché l’associazione della Mafia all’idea di convivialità contribuiva sia a rafforzare la banalizzazione dell’attività illecita di tale organizzazione sia a trasmettere un’immagine complessivamente positiva di tale segno.

Il Tribunale, pertanto, accogliendo le argomentazioni dell’EUIPO e della Repubblica Italiana, respingeva il ricorso promosso da La Mafia Franchises, SL e concludeva per la nullità del marchio dell’Unione Europea «La Mafia se sienta a la mesa».

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