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Brevetti per tutelare il Made in Italy

brevetti made in italy

La piccola azienda familiare sforna brevetti per tutelare le griglie made in Italy

Tredici brevetti in 45 anni attività sono un investimento importante per una qualsiasi azienda di medie dimensioni e lo sono tanto più per la Filtex di Falerone (3 milioni di fatturato e 27 addetti, ndr) che produce articoli per la casa, a cominciare dalle griglie per cuocere, oggetti di una straordinaria semplicità e, proprio per questo, facilmente aggredibili dalla concorrenza low cost che non è esclusivamente rappresentata dalla Cina. A dare sostegno all’innovazione, garantita da un’area interna di ricerca e sviluppo, ci sono le materie prime, tutte rigorosamente italiane, la possibilità di personalizzare ogni prodotto e un’idea di marketing che si affida alla rete.

Le debolezze di un mercato sul quale si muovono prodotti solitamente a basso contenuto innovativo sono diventate i punti di forza della famiglia Beleggia, anche grazie a un passaggio generazionale che si è completato da qualche anno: dai fondatori, i gemelli Bruno e Dante, ai quattro figli, tutti under 40, che si sono divisi le responsabilità in azienda, trasformandola progressivamente in un esempio di innovazione spinta.
«I brevetti erano una scommessa ai tempi dei nostri genitori, due autentici dinosauri capaci di entrare con successo su un mercato complesso e affollato: oggi sono diventati un obbligo per poter competere», spiega David, che guida l’ufficio tecnico e ha scelto di occuparsi anche del marketing aziendale. Gli ultimi due riguardano, rispettivamente, un sistema di chiusura e la possibilità di ridurre al minimo l’ingombro: si tratta di una griglia porta book o tablet, che si congiunge utilizzando solo due dita, e una griglia per cuocere, che ha piedini e manico che si reclinano completamente in modo da prendere uno spazio minimo in lavastoviglie. Prodotti semplici, che in Filtex rendono brillanti con cromo trivalente «che dà massima garanzia al consumatore e il cui utilizzo in fabbrica ha un bassissimo impatto ambientale, al contrario del flash di rame comunemente utilizzato dai nostri concorrenti».

Le bobine di ferro o acciaio, inoltre, sono acquistate in Italia e tutti i passaggi produttivi restano all’interno dell’azienda, con macchinari di ultima generazione («compreso uno tridimensionale acquistato in Francia») che lavorano la materia prima per trasformarla in graticole ma anche in casalinghi di uso comune, prodotti sia a marchio Filtex sia per rispondere alla domanda personalizzata di piccoli componenti destinati ai più importanti brand italiani dei comparti dei prodotti per la casa, dell’automotive, dell’arredamento e della nautica.

L’ultima idea di David Beleggia si chiama Tasty Grill: «Un progetto già sulla rete che, senza spingere direttamente sul marchio Filtex, affida a ricette, consigli utili e filmati il desiderio di dialogare con un target giovane per farlo avvicinare e appassionare al culto della cottura alla griglia».

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