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Contraffazione, una mazzata alle imprese da 60 miliardi l’anno

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Ogni anno la contraffazione costa alle imprese europee 60 miliardi di euro. Le perdite accumulate per i cittadini dell’Unione ammontano a 116 euro pro capite all’anno. In Italia, in particolare, i prodotti contraffatti causano annualmente perdite pari al 7,9 % delle vendite dirette

Ogni anno, la contraffazione costa alle imprese europee 60 miliardi di euro. Le perdite accumulate per i cittadini dell’Unione ammontano a 116 euro pro capite all’anno. In Italia, in particolare, i prodotti contraffatti causano annualmente perdite pari al 7,9% delle vendite dirette. L’importo annuo ammonta a circa 8,6 miliardi di euro, cioè 142 euro per ogni abitante italiano. E questo solo relativamente ai 13 settori economici principali: cosmetici e igiene personale; abbigliamento, calzature e accessori; articoli sportivi; giocattoli e giochi; gioielleria e orologi; borse e valigie; musica registrata; alcolici e vini; prodotti farmaceutici; pesticidi, smartphone, batterie e pneumatici. Lo evidenzia una ricerca condotta dall’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (Euipo), l’agenzia che gestisce la registrazione dei marchi dell’Unione europea (Mue) e dei disegni o modelli comunitari registrati (Dmc), che negli ultimi cinque anni ha monitorato il costo economico della contraffazione nei settori notoriamente vulnerabili alle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale (Dpi). Le cifre attuali – si legge nella sintesi del lavoro – mostrano che le perdite annue dirette di tali settori ammontano appunto a 60 miliardi di euro, pari al 7,5% delle rispettive vendite, a causa della presenza di prodotti falsi sul mercato (si veda tabella in pagina). Poiché i legittimi fabbricanti producono meno di quanto avrebbero fatto se non esistesse la contraffazione – impiegando quindi anche meno personale – la perdita diretta in questi settori si traduce in 434 mila posti di lavoro in meno. Queste cifre fanno parte di un ciclo di attività di ricerca svolte dall’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale negli ultimi cinque anni e sono state pubblicate per la prima volta in un’unica relazione. La relazione di sintesi riunisce anche gli studi realizzati sul contributo della proprietà intellettuale all’economia dell’Ue e sul costo della contraffazione e della pirateria per il commercio internazionale. Essa presenta inoltre una panoramica delle iniziative promosse da organismi nazionali, regionali e internazionali per combattere le violazioni dei diritti di proprietà intellettuale.

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